luglio 14, 2013

PAKISTAN. Malala Yousufzai, la studentessa pakistana rimasta fra la vita e la morte per un attentato taleban, ha ripreso la sua battaglia e parla all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.




“Dateci penne oppure i terroristi metteranno in mano alla mia generazione le armi”.

Questa frase è di Malala Yousufzai la giovanissima studentessa a cui un gruppo di talebani ha sparato alla testa il 9 ottobre scorso all’uscita da scuola. Il fatto è avvenuto nella valle dello Swat, nel nord-ovest del Pakistan, regione ancora controllata dai talebani (vedi la notizia riportata dal nostro blog).

Dopo aver lottato tra la vita e la morte per diversi mesi ed aver subito delicati interventi chirurgici, Malala ha ripreso la sua coraggiosa battaglia il 12 luglio scorso ha parlato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite chiedendo con forza che la comunità internazionale si attivi con iniziative contundenti ed efficaci perché sia garantito nel mondo il diritto all’istruzione: "chiediamo a tutti i governi di assicurare l'istruzione obbligatoria e gratuita in tutto il mondo ad ogni bambino"

Vi proponiamo un estratto del suo intervento:

“un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo, l’istruzione è l’unica soluzione”








 mg

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