ottobre 05, 2013

MIGRAZIONI. Mare chiuso. Strage di Lampedusa. Appello per l'apertura di un canale umanitario






3 ottobre 2013. Strage di Lampedusa. Un barcone di quindici metri, con a bordo circa cinquecento persone si è rovesciato dopo un incendio a bordo. In soccorso ai naufraghi, oltre alla Guardia Costiera, sono arrivati quattro pescherecci. I primi 120 superstiti hanno raggiunto Lampedusa, ma un po' più in là, al largo dell’isola, centinaia di persone tra cui moltissime donne e bambini giacciono in mare sotto il relitto del barcone che si è inabissato.




Melting Pot lancia un appello per

l’apertura di un canale umanitario fino all’Europa per il diritto d’asilo europeo affinché chi fugge dalla guerra possa chiedere asilo alle istituzioni europee senza doversi imbarcare alimentando il traffico di essere umani e il bollettino dei naufragi.

"Nessun appalto dei diritti, nessuna sollevazione di responsabilità ai governi europei, piuttosto la necessità che l’Europa cambi profondamente la sua politica di controllo delle frontiere, di gestione delle crisi umanitarie, la sua politica comune in materia di diritto d’asilo:
convertendo le operazioni di pattugliamento in operazioni volte al soccorso delle imbarcazioni, gestendo in maniera condivisa le domande di protezione superando le gabbie del regolamento Dublino, aprendo canali umanitari che permettano di presentare le richieste di protezione direttamente alle istituzioni europee presenti nei Paesi Terzi per ottenere un permesso di ingresso nell’Unione, dove le domande vengano esaminate con le medesime garanzie previste dall’attuale normativa europea, senza per questo affievolire in alcun modo il diritto di accesso diretto al Vecchio continente e gli obblighi degli Stati Membri"

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